Sala 1b
Le lucerne antiche della collezione Majnoni Baldovinetti
Guarda nella vetrina più grande ed osserva cosa si trova nel suo ripiano inferiore: vi troverai molte lucerne antiche.
Nelle città romane l’illuminazione elettrica non esisteva: di notte si girava con le torce, mentre nelle case si provvedeva a fare luce anche con le candele e le lucerne. Queste ultime furono il mezzo di illuminazione da interni più diffuso nel mondo romano a partire dal I secolo a.C. Potevano essere in terracotta, in bronzo o anche in metallo prezioso, ed erano alimentate con l’olio di oliva o altri olii vegetali e minerali, ma anche con grassi animali.
La lucerna è costituita da un corpo principale che funge da serbatoio, da uno o più beccucci e spesso da un manico. Attraverso il foro di alimentazione, il serbatoio era riempito di olio o di grasso che bruciava tramite uno stoppino in lino o canapa, inserito nel beccuccio.
Questi oggetti vengono classificati dagli archeologi in tipi in base alle variazioni della forma degli elementi che li costituiscono, utili anche per la definizione della loro datazione.
Le lucerne in metallo erano considerate un bene di lusso destinato alle classi più agiate. La loro preziosità era legata al materiale utilizzato e ai problemi di fabbricazione: la matrice per lo stampo poteva infatti essere impiegata per un solo esemplare, e ciò determinava costi maggiori. Gli esemplari in terracotta furono dapprima realizzati al tornio, poi prodotti in serie mediante l’utilizzo di matrici, con le anse e le decorazioni a rilievo applicate a parte.
Spesso svariate decorazioni impreziosivano il disco superiore, dove si raffiguravano divinità, animali, scene mitologiche o di vita quotidiana.
Le lucerne furono impiegate per illuminare i diversi ambienti della casa, le botteghe, le terme e i teatri, ma anche in ambienti religiosi come i templi e i cimiteri antichi, soprattutto nelle catacombe. Erano spesso deposte nei corredi funebri, quali simboli di vita e guida per il defunto nel regno dei morti, oppure offerte in voto alle divinità, o ancora utilizzate come regalo augurale all’inizio dell’anno nuovo.
Guarda qui sotto una lucerna del museo in 3D!