Museo del Palazzo Comunale

San Miniato

Il museo

Il Palazzo Comunale, attuale sede del Comune di San Miniato, ha origine agli inizi del Trecento, quando viene adibito a residenza dei Dodici Signori difensori del popolo.
Il Palazzo era composto originariamente da un unico lotto, ricavato dalla suddivisione tipica delle case a schiera medievali, con il fronte stretto e la dimensione longitudinale dilatata nella profondità.
La sala delle Udienze (l’attuale “Sala delle Sette Virtù”) si trovava al primo piano, raggiungibile attraverso una scala esterna in mattoni a unica rampa, mentre al piano terra si trovava la cappella (l’attuale Oratorio del Loretino) che, a partire dal 1399 ospiterà l’immagine miracolosa del SS.Crocifisso, poi traslata nel 1718 nella nuova chiesa costruita di fronte al Palazzo Comunale.

Il Palazzo segue le vicissitudini della storia cittadina. Dalla fine del libero Comune agli anni della dominazione fiorentina (1370-1500) il Palazzo subisce restauri e ampliamenti che continueranno anche nei secoli successivi per rispondere sia alle esigenze di rappresentanza dell’autorità centrale fiorentina sia per le varie necessità dell’amministrazione della comunità locale.
Con l’ultimo restauro terminato nell’aprile 2008, la sede del Consiglio Comunale è stata spostata nel salone d’ingresso al primo piano, mentre la sede “storica”, l’attuale “Sala delle Sette Virtù”, è stata adibita a sala delle cerimonie.

Al piano terra è possibile visitare l’Oratorio del Loretino, importante luogo di culto quando, a partire dal 1399, custodì la venerata immagine del SS. Crocifisso che nel 1718 fu trasferita nel santuario di fronte, ad essa dedicato, la chiesa del Ss. Crocifisso. Al suo posto venne collocata la Madonna di Loreto da cui deriva il nome odierno dell´Oratorio. Un ciclo di affreschi del XV secolo decora le pareti mentre un sontuoso tabernacolo ligneo del 1529 occupa la parete di fondo.

Al primo piano, la Sala delle Sette Virtù è la più antica del Palazzo, il luogo dove venivano prese le decisioni per la guida del libero Comune dopo la morte di Federico II. Gli affreschi con rappresentazioni sacre e civili furono realizzati tra la fine del Trecento e del Cinquecento grazie all’apporto delle più importanti famiglie della città. Di rilievo, il suggestivo campionario di stemmi e insegne araldiche, risalenti al ‘400, apposti dai Vicari fiorentini e dalle nobili famiglie, secondo l’uso del tempo, e la Vergine che allatta il bambino circondata dalle Virtù teologali e cardinali, dalle quali deriva il nome dato oggi alla sala,  opera di Cenni di Francesco di Ser Cenni.

La città

Storia e galleria fotografica della città

Interni del palazzo

Oratorio del Loretino e sagrestia

Le sale del piano terra e del secondo piano sono occupate interamente dagli uffici dell’Amministrazione Comunale, mentre il primo piano è il piano “nobile” dell’edificio, ove hanno sede gli Organi Istituzionali (Sindaco, Consiglio, Giunta) nonché le sale di maggior pregio storico e artistico del Palazzo.
Al piano terra è possibile visitare l’Oratorio del Loretino, importante luogo di culto quando, a partire dal 1399, custodì la venerata immagine del SS. Crocifisso che nel 1718 fu trasferita nel santuario ad essa dedicato. Al suo posto venne collocata la Madonna di Loreto da cui deriva il nome odierno dell´Oratorio. Un ciclo di affreschi del XV secolo decora le pareti mentre un sontuoso tabernacolo ligneo del 1529 occupa la parete di fondo. Nella sacrestia è allestita una parte della Raccolta Archeologica con reperti di epoca etrusca e romana e materiali provenienti dai recenti scavi dell’antico borgo di San Genesio.

fonte: sito web Comune di San Miniato 

Sala delle sette virtù

Al primo piano, la Sala, ora denominata “Sala delle Sette Virtù” è la più antica del Palazzo, dimora dei Dodici difensori del popolo agli inizi del Trecento, il luogo dove venivano prese le decisioni per la guida del libero Comune dopo la morte di Federico II. Gli affreschi con rappresentazioni sacre e civili furono realizzati tra la fine del Trecento e del Cinquecento grazie all’apporto delle più importanti famiglie della città.
Di rilievo, il suggestivo campionario di stemmi e insegne araldiche, risalenti al ‘400, apposti dai Vicari fiorentini e dalle nobili famiglie (secondo l’uso del tempo) e la Vergine che allatta il bambino circondata dalle Virtù teologali e cardinali, (che dà il nome alla sala) opera di Cenni di Francesco di Ser Cenni e che fu commissionata da un vicario appartenente alla famiglia fiorentina dei Guicciardini nel 1393.

fonte: sito web Comune di San Miniato 

Sala del Consiglio Comunale

Il settecentesco salone d’ingresso al primo piano del palazzo, adibito a Sala del Consiglio Comunale, fu affrescato e decorato in stile neogotico nel 1928 dal canonico Francesco Maria Galli Angelini con gli episodi salienti e personaggi della storia cittadina tra cui si ricordano:
– il novelliere sanminiatese Franco Sacchetti, già podestà della città alla fine del Trecento, che scrisse proprio a San Miniato “Trecentonovelle”, in uno stile che ricalca il parlato vivace dei popolani e dei borghesi. Alcune novelle sono dedicate a San Miniato.
– il Capitano barone Mangiadori, esperto cavaliere che, come è ricordato in una lapide nella via dedicata alla sua famiglia “col braccio e col consiglio potentemente cooperò alla vittoria di Campaldino ove combattè Dante”. La battaglia è citata nel “Purgatorio” (V 85-129).
– il condottiero Francesco Sforza (San Miniato, 23.07.1401 – Milano, 08.03.1466), che fu duca di Milano, primo della dinastia degli Sforza.

fonte: sito web Comune di San Miniato 

Informazioni

Orari di apertura

Museo del Palazzo Comunale e l’Oratorio del Loretino

Da dicembre a marzo
Martedì: 10:00 – 13:00
Venerdì / Sabato / Domenica / Festivi: 10:00 – 17:00

Da aprile a settembre
Martedì / Venerdì / Sabato / Domenica / Festivi: 10:00 – 18:00
Giovedì: 10:00 – 13:00

Ottobre e novembre
Martedì: 10:00 – 13:00
Venerdì / Sabato / Domenica / Festivi: 10:00 -18:00
Chiuso il 25 Dicembre e il 1° Gennaio

 

Contatti e informazioni:

Per informazioni sugli orari delle visite e tariffe dei biglietti, è possibile consultare anche il prospetto pubblicato nella pagina del Sistema Museale.